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Dumitru Găleșanu, Poetica Metafisica, Tracus Arte, Bucarest, 2019, pp.408 – Recensione di Prof. ANGELO MANITTA, Il Presidente dell’Accademia Internazionale «IL CONVIVIO» Castiglione di Sicilia (CT), Italia

L’ultima publicazione di Dumitru Găleșanu, autore rumeno che non finisce di sorprenderci con la sua poesia cosmica e filosofica, sfida ancora una volta i limiti del cosmo del pensiero, della luce e della filosofia, offrendoci una poesia intensa e profonda, spettacolare ed intima, esistenziale e innocente. La tematica che viene trattata in questo suo ultimo volume, dal titolo emblematico ed estremamente significativo, è in coerenza con i numerosi precedenti volumi, tra cui, per ricordarne qualcuno, Assiomi dell’infinità, Trattato per l’immortalità, Insegne della materia, i quali offrono una materia postmoderna, la cui finalità è quella di percepire e scandagliare la natura dell’uomo, la sua esistenzialità, e soprattutto l’essenzialità del suo pensiero attraverso l’archetipo della materia, che è anche luce. La sua esposizione è al contempo fantastica e mitica, filosofica e idilliaca. Egli libera l’uomo della materia, creando una prospettiva universale che il poeta contempla ed analizza.

La poesia dell’intera opera che, come quelle precedenti, offre insieme al testo originale romeno la traduzione italiana, è moderna e innovativa per il modo di scandagliare l’emozione umana, sostanzialmente basata su una relazione tra l’onirico e la materialità dell’esistere, in una ricerca di assoluto ancestrale, che si pone quale evocazione e presagio di un futuro incentrato sul pensiero e sulla parola, come bene evidenziano i versi della poesia Arancione (p.229), dove si legge: La percezione / ottica e lo stato / di veglia / attraverso il tunnel arancione / di un miraggio, / al di là / dell’ultima / soglia – / rivela / il movimento quantistico / intravisto dalla mente, / l’infinito tra gli infiniti / anticipato dagli antichi miti / tramite un tipo di rappresanzione / mentale sacrale / nello stesso paesaggio arancione». Ma questo scandaglio del pensiero umano viene fatto anche attraverso la scienza, che, se pur è una materia arida, porta a riflessioni interamente personali. La cibernetica, la quantistica, nanotecnologia, le leggi fisiche, la tecnologia avanzata e la cosmografia si pongono bene in relazione a tutto quanto può essere pensiero, parola, riflessione, ricerca interiore, emozione, in sostanza poesia. La sua è una poesia dell’infinito e della luce che ha la capacità di metabolizzare ogni actività conoscitiva e creativa per giungere ad una riflessione lirico-filosofica di elevato spessore attraverso l’alfabeto del silenzio come enuncia nella lirica incipitaria: «Le mie rivelazioni / senza / parole / aumentando l’infinito; / […] apprezzando le creature del cielo / e il lógos pensiero – / virtù assunte alle porte della nostalgia, / in profondità dalla luce tacendo». Il silenzio si fa pensiero, si fa logos e quindi poesia. La metafisica diventa pretesto di conoscenza e di liricità, ma nello stesso tempo analisi di una integrazione metafisica tra anima e corpo, attraverso un approccio all’infinito che si fa luce di misteri.

L’idea che ci offre Dumitru Găleșanu è quella di un viaggio cosmico, dove le vere protagoniste sono la parola e la verità. Lo spazio percorso apparentemente è quello dell’universo, ma metaforicamente è quello dell’esistenza umana, all’interno della quale ognuno di noi prova le sue emozioni di amore e di vita, di felicità e di sofferenza, in una continua ricerca: «Nell’universo dell’esistenza liberata dalla paura, / tra verità e oblio spesso si spiega / perché quando uno si per(d)e l’altro si alza; / predisposto al dolore non c’è nessuno nella cittadella, / e il drama dell’esistenza supera tutto». È il «viaggio crepuscolare del cuore» che decifra l’universo inteso nella sua duplicità, quello interiore costituito dal pensiero emotivo e quello esteriore costituito da astri reali. Attraverso questo percorso si giunge al margine della conoscenza di se stessi, alla esaltazione, dell’animo che pensa, alla funzione del poeta che si pone, quale cercatore di verità, come strumento e profeta di una Parola universale. «Mettendo sulla bilancia il Tempo soggettivo del linguaggio, – scrive Găleșanu nella sua presentazione – i suoi stati aleatori, come delle creature terrestri speciali, delicati ornamenti della forma guardiana ed effimera, ℇsso si introduce nella realtà per prendere coscienza dell’infinità e dell’eternità, della terra e dei suoi incomparabili splendori: aventi come baricentro la vita e il miracolo dei miracoli rappresentato dall’uomo, esso stesso entità, significato dell’animo poetico divenente». Il percorso tra lo spazio e il tempo si tramuta in percorso del tutto interiore ed emotivo, di contemplazione della bellezza e di interiorizzazione di quell’universo di luce che ci circonda.

Tutti i volumi di poesia di Găleșanu costituiscono un unico grande poema, il poema dell’uomo e della sua umanità, della sua ricerca e delle sue conquiste, un poema che si può accostare a quello del latino Lucrezio, il quale attraverso la filosofia ricerca quell’essenza dell’uomo che vive sulla terra per una finalità ultima e universale. Tale ricerca non ha finalità moralistiche o didascaliche, ma è unicamente basata sulla contemplazione, sulla meditazione, sulla poesia, sulla conoscenza e sulla percezione della luce.

 

 

Referință Bibliografică.

Dumitru Găleșanu, Poetica Metafisica, Tracus Arte, Bucarest, 2019, pp.408 –

Recensione di Prof. ANGELO MANITTA, Il Presidente dell’Accademia Internazionale «IL CONVIVIO» Castiglione di Sicilia (CT), Italia

 

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